RECENSIONE • LA LIBRERIA DEI DESIDERI | CLAIRE ASHBY

Ciao a tutti!!! Oggi voglio parlarvi de La libreria dei desideri di Claire Ashby, libro dalla trama originale ma che mi ha un po' delusa, ora vi spiegherò il perchè!

 photo ebe98c51-79b6-4b09-bb47-40ec2d6067d4_zps79mganit.jpgLA LIBRERIA DEI DESIDERI
Claire Ashby
                                                                                                                                              

TRADUTTORI: Clara Serretta
ANNO PRIMA EDIZIONE: 
2016
NUMERO PAGINE: 
346
EDITORE: 
Newton Compton 
PREZZO: 
12,00 €

VOTO: ★★★☆☆
                                                                                                                                              

TRAMA:
Meg Michaels, giovane proprietaria di una libreria, si sta leccando ancora le ferite per aver chiuso, una dopo l’altra, due storie con due uomini sbagliati. Durante una festa a casa di amici conosce Theo Taylor, un medico dell’esercito in congedo, che per puro caso scopre il suo segreto: Meg è incinta. Theo è stato ferito in guerra e sembra un tipo scontroso e orgoglioso, ma nasconde in realtà un lato dolce, discreto e premuroso. Tra i due, giorno dopo giorno, nasce un legame strano, fatto di dettagli e confessioni, di comprensione… e di una straordinaria attrazione fisica che coglie entrambi di sorpresa. Tra uno scaffale da riordinare, una pila di bestseller da spolverare e una vita che nasce, Meg sarà capace di darsi di nuovo la possibilità di essere felice?



CLAIRE ASHBY 

Claire Ashby autrice bestseller del «New York Times», è nata e cresciuta ad Atlanta. Quando non legge o scrive, le piace guardare documentari su storie di sopravvissuti a esperienze estreme, o fare lunghe passeggiate dopo il tramonto. La libreria dei desideri è il suo romanzo d’esordio.

                                                                                                                                                                                                            

 RECENSIONE

Eccoci qui! Intanto voglio dirvi che appena ho visto questo libro e la sua meravigliosa copertina, me ne sono innamorata! Oltretutto è riportata la frase "Il romanzo perfetto per gli amanti dei libri" quindi ho pensato, si è il mio! Ma a dire la verità mi aspettavo di più perché da come è stato presentato ho creduto che fosse molto concentrato sui libri quando non è così.

La protagonista è Meg, ragazza di ventiquattro anni che è rimasta incinta dell'uomo sbagliato dopo una serie di storie finite male. Rimasta sola trova conforto dalla sua migliore amica Ellie e dalla sua famiglia, fino a quando non incontra un affascinante ragazzo, Theo. Lui, tornato dalla guerra, porta con se i traumi fisici e psicologici che tale esperienza comporta. Theo infatti ha la parte sinistra del corpo devastata da una bomba che gli ha causato la perdita della gamba.

Nonostante questo, Meg prova un'immediata attrazione fisica verso il ragazzo, tanto che dopo il loro incontro, lei non fa altro che pensare a lui che, proprio come lei, è attratto in maniera più che evidente. Tra i due nasce subito un feeling che li porterà in poco tempo a non poter far più a meno l'uno dell'altra.

Come ogni storia d'amore che si rispetti anche loro hanno alti e bassi e le persone che li circondano non rendono certo facile il loro rapporto, già abbastanza complicato dalle loro situazioni personali.

I personaggi secondari sono tutti descritti bene, anzi fanno parte del romanzo tanto quanto i due protagonisti, infatti conosciamo perfettamente le loro vite, legate indissolubilmente alla vita di Meg e Theo.
"Ogni superficie disponibile ospitava dei libri. Mio nonno vedeva se stesso come colui che apriva ai viaggiatori le porte degli infiniti percorsi che si possono trovare in una storia. Pensava che gestire una libreria fosse un onore sacro e una responsabilità."
Il libro scorre veloce, la scrittura è fresca e leggera, non si perde in troppi particolari, anche se spesso mi ha annoiata. La storia è molto prevedibile e non mi ha suscitato voglia di leggerlo, anzi devo dire che l'ho finito solo perché non mi piace lasciare i libri a metà. 

La trama è originale solo perché non sono i classici protagonisti, ma se devo dire che mi hanno lasciato un segno, questo no di sicuro. Secondo me si poteva fare di più con due personaggi così originali.
"Per me un libro aveva il potere di cambiare il corso della mia vita, almeno mentre sprofondavo tra le sue pagine."
Lei nella maggior parte del romanzo si fa duemila problemi, è frustrata dall'abbandono della madre, che lei nemmeno ricorda, e questo pesa su tutto il romanzo e su tutti i suoi comportamenti. Lui soffre fisicamente ma per far star bene lei, lo nasconde continuamente. Questo lato di Theo mi ha emozionata e mi ha fatto pensare a una situazione che è realtà anche se, purtroppo, non se ne sente mai parlare.
"Sapevo che una bomba esplosa sul ciglio della strada lo aveva strappato dalla vita che voleva e consegnato a un mondo che invece non gli apparteneva, e mi meravigliavo di come riuscisse a gestire una tragedia simile. O forse non ci riusciva."
Quello che mi ha portato a non amare questo libro è stato anche il finale, per me decisamente assurdo, ed è l'unico momento in cui la libreria ha avuto un ruolo importante, perché per il resto la libreria è stata solo il luogo di lavoro di Meg e del fratello.

Non mancano i momenti sensuali, descritti abbastanza bene, viene sottolineato il senso della famiglia e dell'amicizia, del sacrificio e dell'amore incondizionato.

Ho apprezzato tanto il tema della guerra, e di come effettivamente può cambiare un uomo, la sua mentalità, il suo corpo, la sua vita. Il sacrificio che si nasconde dietro un sorriso, la sofferenza che non si vuole mostrare, la forza di andare avanti, di accettare i cambiamenti per quanto possono essere duri. Il personaggio che ho amato di più infatti è stato proprio Theo, che è tra i due, quello con più personalità.
"Sono andato a pattugliare le strade di Baghdad per poi ritrovarmi a essere un estraneo nel mio stesso Paese. Sono tornato a combattere in Afghanistan perchè se non ci fossi andato avrei avuto la sensazione di sfuggire a una responsabilità. Tutto qui mi sembrava senza senso. Laggiù potevo fare davvero la differenza. Il giorno dell'incidente non ho perso solo la gamba. Ho perso anche la vita che conoscevo. La vita che pensavo di volere. Ma quando sono tornato a casa ho trovato te. Tu mi fai venir voglia di essere una persona migliore."
Un altro tema importante che ho apprezzato è stato sicuramente che Meg, la protagonista, è incinta. Claire Ashby ci mette davanti a una realtà spesso sottovalutata, e di quanto sia difficile per una ragazza, portare avanti una gravidanza da sola.

Consiglio questo libro a chi non vuole impegnare troppo la mente, ma vuole comunque leggere un bel romanzo, fatto di dolcezza, maternità e anche dolore

Buona lettura!

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